Recensione: L' imperfetta di Carmela Scotti

Un romanzo commovente come pochi ma che ci mostra anche la forza delle donne.



Trama.
Per Catena la notte è sempre stata un rifugio speciale. Un rifugio tra le braccia di suo padre, per disegnare insieme le costellazioni incastonate nel cielo, imparare i nomi delle stelle più lontane e delle erbe curative, leggere libri colmi di storie fantastiche. Ma da quando suo padre non c’è più, Catena ha imparato che la notte può anche fare paura e può nascondere ombre oscure. L’ombra delle mani della madre che la obbligano al duro lavoro nei campi e le impediscono di leggere, quella degli occhi gelidi e inquieti dello zio che la inseguono negli angoli più remoti della casa. Le sue sorelle sembrano non vederla più, ormai è la figlia imperfetta e il ricordo del calore dell’amore di suo padre non basta a riscaldare il gelo nelle ossa. Catena ha solo sedici anni e decide che non vuole più avere paura. E l’ultima notte nella sua vecchia casa si colora del rosso della vendetta. Poi, la fuga nel bosco, dove cerca riparo con la sola compagnia dei suoi amati libri. È grazie a loro e agli insegnamenti del padre che Catena riesce a sopravvivere nella foresta. Ma nel suo rifugio, fatto di un cielo di foglie e di rami intrecciati, la ragazza non è ancora al sicuro. La stanno cercando e per salvarsi Catena deve ridisegnare la sua vita, la vita di una bambina che è dovuta crescere troppo in fretta, ma che può ancora amare di un amore, forse imperfetto, ma forte come il vento.
Con questo romanzo potente, finalista al prestigioso Premio Calvino, Carmela Scotti ci guida al cuore di una storia antica e insieme attualissima, illuminata da un’intensa e affilata voce femminile. La storia di una ragazza coraggiosa e troppo sola. Della sua voglia di vivere contro tutti e tutti. Di una stella che continua a brillare anche in un cielo coperto di nuvole.

La mia opinione.
La storia di Catena, solo 15 anni, vi farà commuovere ma vi mostrerà anche la forza di una ragazzina che riuscirà a sopravvivere alle avversità, alle violenze più crudeli.
Dopo la morte del padre, che le ha insegnato tutto, a leggere, ad amare, si troverà sola e sperduta con una madre che la definisce "erba cattiva" e uno zio che abuserà di lei.
Disperata, la piccola Catena, ucciderà i suoi due carnefici ma per lei non ci sarà pace. Sarà solo l'inizio delle sofferenze che sarà costretta a patire.
Ciò che la terrà in vita saranno il ricordo dell'adorato padre e le parole dei libri, quei libri che suo padre gli aveva insegnato ad amare ma che sua madre disprezzava tanto quanto lei.
"Notte e giorno dicevo nella testa le parole dei libri di mio padre. Le avevo tutte nella memoria, le parole di carta, nessuno può rubare i pensieri senza peso, sottrarli nel sonno a chi li tiene stretti.
           "I libri si davano il cambio,e tutti venivano in mio soccorso."
La storia di Catena è suddivisa in capitoli, in alcuni di essi Catena ci racconta il passato, la sua lotta per la sopravvivenza mentre negli altri facendo un countdown ci narra l'esperienza disumana e terribile nella prigione di Palermo, dove è seviziata, torturata, maledetta e chiamata strega.
La giovane infatti è disprezzata per quel sapere che ha ereditato dal padre e che la rende superiore alla società ottusa che la circonda.
Il modo di scrivere di Carmela, infine, è pura poesia, vi consiglio davvero di leggerlo!

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